
Il mondo delle criptovalute e dei livestreamer è stato scosso da un episodio che ha visto protagonista Sam Pepper, noto creatore di contenuti britannico.
Durante una diretta streaming a Nuova Delhi, in occasione dei festeggiamenti per il Diwali, Pepper e alcuni amici si sono lasciati andare a una pericolosa acrobazia: si sono sparati fuochi d’artificio l’un l’altro in mezzo alla strada, coinvolgendo anche alcuni abitanti locali.
La situazione è precipitata quando uno dei fuochi d’artificio lanciati da Pepper ha colpito una ragazza in pieno volto.
Inizialmente, l’atmosfera era di esaltazione: Pepper ha gridato “Oh mio Dio” e ha alzato il pugno, mentre qualcuno tra i presenti ha scherzato con un “Colpo alla testa”. Tuttavia, l’umore è cambiato drasticamente quando si è compreso che la ragazza era rimasta ferita. Una moto l’ha trasportata d’urgenza in ospedale.
Le conseguenze dell’incidente e la reazione di Pepper
Secondo quanto riportato, la ragazza ha riportato un taglio sopra il sopracciglio e il personale medico le ha applicato un punto a farfalla prima di dimetterla.
Durante la diretta, un residente locale aveva espresso il timore che la giovane potesse aver perso un occhio, ma successivamente Pepper ha rassicurato tutti sulle sue condizioni, affermando che la vista della ragazza era salva.
Pepper ha dichiarato di essersi sincerato delle condizioni della vittima tramite un amico, di aver contattato la famiglia e di aver offerto un risarcimento per le spese ospedaliere. “Mi sento estremamente male per questa situazione e non giocherò mai più con i fuochi d’artificio”, ha affermato il creator.
Il ban da Pump.fun e Kick: la reazione delle piattaforme
L’incidente ha avuto ripercussioni immediate sulla presenza online di Sam Pepper. Inizialmente, la piattaforma Pump.fun aveva imposto un divieto temporaneo e un avvertimento formale.
Tuttavia, il co-fondatore Alon Cohen ha poi annunciato il ban definitivo dell’account di Pepper, eseguito poche ore dopo l’accaduto. Anche la piattaforma di livestreaming Kick ha deciso di bandire Pepper.
Questo episodio ha avuto effetti anche sulla memecoin “Nerve”, lanciata da Pepper tramite Pump.fun. Dopo che il video dell’incidente è diventato virale, il valore di mercato della coin ha subito un crollo del 16% in sole 24 ore, scendendo a 148.000 dollari, secondo i dati di DEX Screener.
Un passato segnato dalle controversie
Non è la prima volta che Sam Pepper si trova al centro di polemiche. Nel 2014, la BBC aveva riportato che il Dipartimento di Polizia di Los Angeles stava indagando su di lui dopo la pubblicazione su YouTube di un video intitolato “Fake Hand Ass Pinch Prank”, in cui Pepper toccava donne in modo inappropriato.
Successivamente, aveva pubblicato un video simile con uomini, sostenendo che si trattasse di un esperimento sociale per evidenziare le molestie sessuali contro gli uomini. La polizia, però, non aveva potuto procedere per mancanza di collaborazione da parte delle presunte vittime.
Nel 2015, Pepper aveva inscenato un altro video controverso, fingendo di rapire un amico e di sparare a un altro davanti a lui. Il video aveva suscitato indignazione tra gli spettatori, tanto che era stata lanciata una petizione per rimuoverlo.
La persona coinvolta aveva però difeso il video, affermando in un post (poi cancellato) che “onestamente non era pazzo”.
Il fenomeno delle acrobazie crypto e i rischi per la sicurezza
L’incidente di Pepper ha riacceso il dibattito sulla tendenza crescente tra i crypto influencer a ricorrere a acrobazie pericolose per promuovere meme coin e token.
Piattaforme come Pump.fun permettono di lanciare nuovi token con pochissima supervisione, e molti streamer puntano su contenuti scioccanti per attirare l’attenzione e aumentare il volume degli scambi.
Se da un lato questa strategia può portare a una rapida viralità, dall’altro solleva interrogativi sempre più pressanti sulla responsabilità e sulla sicurezza di chi partecipa o assiste a queste iniziative.
Altri episodi simili: quando la promozione diventa pericolosa
L’acrobazia di Pepper non è un caso isolato. L’anno scorso, uno sviluppatore di Solana in Florida aveva tentato di promuovere il proprio token “DARE” cospargendosi di alcol denaturato e lasciando che gli amici gli sparassero fuochi d’artificio addosso.
L’episodio si era concluso tragicamente, con il protagonista ricoverato d’urgenza per ustioni di terzo grado su tutto il corpo. Nonostante il valore della memecoin fosse salito, l’infortunio aveva impedito allo sviluppatore di incassare e lo aveva costretto ad abbandonare il progetto.
Riflessioni sulla responsabilità degli influencer crypto
L’episodio di Sam Pepper mette in luce i rischi legati alla promozione sconsiderata di asset digitali attraverso comportamenti pericolosi e irresponsabili.
L’assenza di regole stringenti sulle piattaforme come Pump.fun e la ricerca costante di viralità stanno spingendo alcuni creator a superare ogni limite, spesso a scapito della sicurezza propria e altrui.
Il crollo della memecoin “Nerve” e il ban definitivo di Pepper rappresentano un segnale chiaro: la comunità crypto e le piattaforme stanno iniziando a prendere posizione contro chi mette in pericolo gli altri per ottenere visibilità.
Tuttavia, resta aperta la questione su come bilanciare la libertà di espressione e la necessità di tutelare la sicurezza degli utenti in un settore in continua evoluzione.
Sam Pepper ha dichiarato di aver imparato la lezione e di non voler più ripetere simili acrobazie. Resta da vedere se il suo caso servirà da monito per altri influencer, o se la corsa alla viralità continuerà a spingere sempre più in là i confini del rischio nel mondo delle criptovalute.