“In questa prima fase di riaperture, siamo convinti che l’Europa rappresenti l’area con il maggiore spazio di recupero “esplosivo” dei consumi nei prossimi due trimestri. Ma, se guardiamo avanti al mondo “post pandemico”, ci rendiamo conto che il comportamento dei consumatori sarà strutturalmente diverso”. L’avvertimento arriva da Antonio De Negri, ad e fondatore di Cirdan Capital, che di seguito dettaglia la view e l’outlook.
Volendo tracciare un profilo del consumatore post-pandemia, queste sono le sue caratteristiche principali: molto più sensibile di prima ai temi della salute, dell’ambiente e dell’inquinamento; da aperto al globale, in pre-pandemia è diventato sensibile al locale, e alla qualità della vita, ma con focus vicino alla propria casa. Ha maggiore flessibilità operativa nella gestione dei tempi e dei piani, grazie all’esperienza pandemica che lo ha reso irrevocabilmente digitale. Questo impatterà sulle sue scelte (qualità e disponibilità digitale del consumo) e sulla sua sensibilità ai brand (ad esempio alimenti di elevata qualità, ma a casa) o ai piaceri che può concedersi, ma ancora una volta, a casa (come gaming e home entertainment). In questo ambito pensiamo che la fine della pandemia favorirà la ripresa dei consumi e delle attività outdoor: ma solo progressivamente, e, prima a livello domestico-locale, poi a livello più globale. Il Regno Unito partirà per primo, poi progressivamente l’Europa del Nord, ed infine l’Italia.
Venendo ai settori, siamo positivi su quello “travel and leisure” ma mirato; con utilizzo di compagnie low cost e low emission (molto flessibili negli schemi di erogazione dei servizi e dei prezzi) per viaggi di piacere (non di lavoro), prima domestici poi internazionali.
Su questo fronte, ci piacciono quindi titoli regionali come Jet2 e Ryanair tra le compagnie aeree, prime a beneficiare dei voli continentali, mentre negli hotel preferiamo Accor e Intercontiental, che hanno gruppi che coprono diversi segmenti di turisti e hanno vaste economie di scala dimensionali.
Per la ripresa della vita “fuori casa”, ristoranti e parchi tematici, siamo positivi su titoli come Restaurant Group e Heineken e su titoli legati ad outdoor entertainment come Cineworld Group e La Francaise Des Jeux.
Ma, nonostante questo recupero di attività “esterne”, riteniamo che il gaming e i software legati all’home-entertainment rimarranno centrali nel continuo miglioramento dell’in-house-leasure, che favorisce titoli come Ubisoft Entertainment e Frontier Developments.