Finalmente sono tornati gli afflussi giornalieri di capitali sugli ETF su Bitcoin.
Nelle ultime due settimane non c’erano notizie particolarmente buone da questo punto di vista, ma ieri il trend sembra essere cambiato.
I deflussi
A partire da venerdì 10 ottobre si sono verificati diverse sessioni di borsa chiuse con deflussi netti complessivi sugli ETF su Bitcoin.
Anzi, fino a mercoledì scorso ci sono state solo due sessioni giornaliere chiuse con afflussi, mentre tutte le altre sette si sono chiuse con deflussi netti complessivi.
Il giorno peggiore è stato giovedì 16 ottobre, quando il prezzo di Bitcoin ha sfondato al ribasso il supporto dei 110.000$ che reggeva da diversi giorni.
In totale in nove sessioni i deflussi complessivi hanno sfiorato i 900 milioni di dollari, che però impallidiscono rispetto ai 62 miliardi di dollari di afflussi netti complessivi da quando sono sbarcati in borsa.
Inoltre il record storico di sempre, per quanto riguarda i deflussi giornalieri, è superiore a 1,1 miliardi di dollari, quindi nemmeno sommando tutte e nove le sessioni dal 10 al 22 ottobre si ottiene una cifra simile.
Pertanto sebbene il trend negativo sia stato decisamente evidente, non può però essere considerato preoccupante.
Tornano afflussi sugli ETF su Bitcoin spot
Tale trend sembrava essersi terminato già giovedì scorso, ma con solo 20 milioni di dollari di afflussi giornalieri servivano ben altre conferme per giudicarlo concluso.
Venerdì scorso gli afflussi sono stati di 90 milioni di dollari, pertanto una prima possibile conferma sembrava già essere arrivata.
Ieri però con quasi 150 milioni di dollari di afflussi la conferma definitiva è arrivata.
Praticamente nelle ultime tre sessioni di borsa con 260 milioni di dollari complessivi di afflussi netti si sono già recuperati quasi un terzo dei deflussi delle nove sessioni precedenti.
A ciò va aggiunto che nelle settimane precedenti, ed in particolare dal 29 settembre al 9 ottobre, si erano registrati forti afflussi, ben superiori a quelli degli ultimi giorni, con un picco addirittura di 1,2 miliardi di dollari il 6 di ottobre, giorno del nuovo massimo storico per il prezzo di Bitcoin.
Il picco massimo storico giornaliero di afflussi è di 1,3 miliardi, quindi non molto al di sopra del picco locale del 6 ottobre.
Pertanto venerdì scorso si è soltanto chiusa una fase locale caratterizzata principalmente dalla fine dell’eccesso di euforia che aveva caratterizzato le settimane precedenti, e che quindi in teoria potrebbe anche essere seguito prima o poi da un nuovo periodo di euforia.
Ethereum
Per Ethereum, invece, la situazione è leggermente diversa.
Innanzitutto non ha fatto segnare nuovi massimi storici ad inizio ottobre, perché continuano a tenere quelli di agosto.
Inoltre forse il periodo difficile si è concluso solo ieri, ma occorrono ancora conferme per poterlo dire con certezza.
Praticamente dopo il picco di agosto per gli ETF su Ethereum è iniziato un lunghissimo periodo di lateralizzazione, ancora in corso, che ha visto alternarsi giornate di afflussi a giornate di deflussi.
Le ultime due giornate di grossi afflussi sono state registrate il 29 settembre (550 milioni di dollari) ed il 7 ottobre (450 milioni), mentre l’ultima giornata di grossi deflussi è stata il 13 ottobre (-430 milioni).
In questo caso non si può identificare un vero e proprio trend di medio periodo, ma solo trend di breve periodo che si sono alternati negli ultimi due mesi.
Da notare inoltre che gli afflussi di ieri, pari a circa 94 milioni di dollari, sono ancora decisamente troppo pochi per poter affermare che il periodo di lateralizzazione sia terminato, anche perché le tre sessioni precedenti si sono chiuse tutte in negativo, con un picco di -127 milioni giovedì scorso.
La situazione risulta pertanto differente rispetto a quella degli ETF su Bitcoin.
Le borse tradizionali
C’è però anche un’altra buona notizia, per quanto riguarda Bitcoin.
Infatti i BTC presenti sugli exchange crypto stanno continuando a diminuire, tanto che proprio oggi è stato registrato il nuovo picco minimo dell’attuale ciclo.
È molto probabile che gli afflussi complessivi sugli ETF su Bitcoin stiano alimentando acquisti di BTC da parte dei gestori dei fondi anche sugli exchange.
Se da un lato i gestori dei fondi in realtà non acquistano BTC direttamente dagli exchange, i servizi OTC che utilizzano possono anche rifornirsi sugli exchange in caso di necessità.
Quindi potrebbe non essere un caso che gli afflussi complessivi sugli ETF su Bitcoin di inizio ottobre, ma anche quelli di settembre, siano avvenuti nello stesso periodo in cui le riserve di BTC sugli exchange crypto sono ulteriormente calate fino a toccare nuovi picchi minimi.
