Cinque nuovi trend di crescita in un mondo frammentato

Nel 2021, secondo il Global Risks Report del Forum Economico Mondiale, i principali rischi a livello globale erano rappresentati da sfide trasversali come il cambiamento climatico, la pandemia e la perdita di biodiversità. Solo quattro anni dopo, nel 2025, l’attenzione si è drammaticamente spostata su pericoli più immediati: conflitti armati, disinformazione e scontri economici. “Questo cambiamento – afferma Mobeen Tahir, Director, Macroeconomic Research & Tactical Solutions di WisdomTree – non è solo una modifica dell’agenda: è il sintomo di un mondo più frammentato e polarizzato. Per gli investitori, questa frammentazione crea indubbiamente rischi, ma sta anche disegnando nuove e promettenti aree di opportunità”.

Sulla base del Thematic Outlook, WisdomTree identifica cinque possibili sfere di crescita in questo panorama in evoluzione.

1. Difesa: l’Europa accelera verso l’autonomia

“Per invertire la tendenza che da decenni vede una scarsa propensione agli investimenti nella difesa e una forte dipendenza dagli Stati Uniti occorrerà tempo. Ma potenziare le difese e perseguire una maggiore autonomia non è più facoltativo”, afferma Tahir. Per far fronte a questa necessità, i paesi europei stanno aumentando la spesa, approfondendo il coordinamento politico e sviluppando tecnologie di difesa proprie. “Tra il 2021 e il 2024, gli investimenti degli Stati membri UE sono cresciuti del 30%, sostenuti da un rafforzamento del coordinamento politico e da innovazioni finanziarie”.

Aziende come Helsing, che di recente ha dato dimostrazione del proprio software per pilotare in modo autonomo un caccia Gripen, mettono in luce la rapidità con cui la tecnologia europea sta avanzando. Accordi come il Trattato di Kensington tra Germania e Regno Unito sottolineano come le preoccupazioni condivise in materia di sicurezza stiano portando a superare le frizioni del passato. “Nel frattempo, il nuovo obiettivo della NATO di destinare il 5% del PIL alla spesa per la difesa entro il 2035 richiederà innovazioni finanziarie. L’Europa potrebbe attingere alla sua esperienza con le obbligazioni emesse in seguito al COVID per il finanziamento collettivo dei suoi ambiziosi piani di difesa”.

2. Energia: il ritorno del nucleare

In un mondo il cui fabbisogno energetico cresce rapidamente, la frammentazione dei mercati dei combustibili fossili ha dato nuova linfa al nucleare. “Dai reattori avanzati negli Stati Uniti alla scelta del Regno Unito di adottare il progetto dei reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) di Rolls Royce, i governi stanno agendo rapidamente”, osserva Tahir. I mercati osservano con attenzione, mentre sviluppatori come Oklo promettono di passare all’implementazione già nel 2027.

A fare il proprio ritorno sono anche i reattori di grandi dimensioni. Meta e Microsoft hanno entrambi stipulato accordi a lungo termine a favore delle centrali nucleari che alimenteranno i loro centri dati, mentre la Francia e gli Stati Uniti stanno pianificando importanti aumenti di capacità. “La crescita del nucleare in Cina, quintuplicato negli ultimi 15 anni, dimostra in che modo questo obiettivo possa essere raggiunto. Altri Paesi ne stanno prendendo atto”.

I giganti tecnologici stanno facendo a gara per accaparrarsi l’energia nucleare di cui i propri data center hanno bisogno. Allo stesso tempo, aziende come Palantir stanno utilizzando l’IA per la costruzione dei reattori, con lo scopo di ridurre i ritardi ed evitare spese non preventivate. Il nucleare sta rapidamente diventando una questione tanto strategica quanto tecnologica.

3. Cybersecurity: la nuova frontiera dei conflitti

Gli attacchi informatici stanno diventando un’arma nelle mani dei governi. “L’attacco di luglio ai server di SharePoint di Microsoft, che ha colpito anche l’agenzia statunitense per le armi nucleari, ha dimostrato come i conflitti geopolitici si stiano estendendo al mondo digitale”, ricorda Tahir. La NATO ha ora incluso la cybersecurity tra gli obiettivi di espansione della spesa per la difesa e le organizzazioni sono sempre più attente alle minacce provenienti da gruppi sostenuti dai Governi.

“Se l’FMI afferma che entro il 2027 gli attacchi informatici potrebbero costare al mondo 23.000 miliardi di dollari, la posta in gioco è chiara”. Un sondaggio condotto tra i responsabili della sicurezza informatica mostra che nel 2025, nonostante i vincoli di bilancio, oltre la metà delle organizzazioni aumenterà la propria spesa per la sicurezza informatica. La frammentazione ha reso il rischio informatico sistemico e la risposta in termini di investimenti è destinata a crescere.

4. Minerali critici: il nodo delle terre rare

Le terre rare sono fondamentali per le tecnologie militari, l’energia pulita e le tecnologie digitali. “La Cina controlla quasi il 70% dell’estrazione e quasi il 90% della lavorazione, rendendoli una vulnerabilità strategica per i rivali”, sottolinea l’esperto di WisdomTree. Le aziende statunitensi stanno già abbandonando le forniture cinesi, con Apple che sta passando a MP Materials, ma la capacità di raffinazione rimane un limite.

I Paesi stanno effettuando ingenti investimenti per creare catene di approvvigionamento alternative. Canada, Australia e Giappone stanno ampliando i propri progetti, mentre gli Stati Uniti sono a capo della Minerals Security Partnership, volta a creare nuove catene di approvvigionamento. “Non si tratta solo di diversificare, ma di effettuare un riallineamento strategico che nei prossimi anni potrebbe portare alla nascita di nuove reti al di fuori dell’orbita cinese”.

5. Blockchain: rivoluzione nel sistema finanziario

Il sistema finanziario internazionale è diventato un terreno di confronto geopolitico. “L’esclusione della Russia dal sistema SWIFT e la spinta dei BRICS verso circuiti alternativi sta mettendo in discussione il dominio del dollaro statunitense”, analizza Tahir. In risposta, gli Stati Uniti hanno deciso di regolamentare e legittimare le stablecoin, trasformandole in un potenziale strumento di influenza finanziaria. “Sostenute da titoli di Stato e asset simili al contante, le stablecoin possono rafforzare la domanda di dollari estendendone la portata ai mercati digitali”.

Allo stesso tempo, la tokenizzazione sta crescendo. “Il valore degli asset sulle blockchain supera ormai i 25 miliardi di dollari, con le istituzioni desiderose di sfruttare l’efficienza del regolamento in tempo reale e costi delle transazioni più bassi”. In un mondo frammentato, l’adozione della tecnologia blockchain sta diventando una scelta non solo economica, ma anche geopolitica.

In sintesi

“I rischi che dominavano il pensiero globale nel 2021 riguardavano sfide comuni, come il cambiamento climatico e la pandemia globale. Nel 2025, il dibattito è plasmato da conflitti, polarizzazione e frammentazione”, conclude Mobeen Tahir. Tuttavia, quest’ultima sta dando origine a temi di investimento molto interessanti. L’Europa è in fase di riarmo, il nucleare sta tornando in auge, la sicurezza informatica è sempre più importante, le catene di approvvigionamento dei minerali critici stanno cambiando e la blockchain sta entrando nel panorama finanziario tradizionale. I movimenti tettonici nella politica globale influenzeranno inevitabilmente i mercati. E, nel corso del processo, questi cinque temi potrebbero suscitare un rinnovato interesse da parte degli investitori.