Investimenti: come muoversi secondo Ubs GWM in scia alla Fed

Nel corso della storia, filosofi, cinefili e appassionati di sport si sono interrogati su cosa accade quando una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile. Oggi, secondo Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, gli economisti e gli investitori si trovano ad affrontare paradossi analoghi nei mercati finanziari.

«In che modo la Fed riuscirà a conciliare l’indebolimento del mercato del lavoro con l’aumento dell’inflazione?», si chiede Haefele. «Gli investitori azionari dovrebbero guardare oltre le elevate valutazioni e scommettere sulla robusta crescita degli utili? La discesa dei tassi e il rallentamento della crescita faranno accantonare i timori del mercato obbligazionario circa la sostenibilità del debito?»

Secondo Haefele, l’intervento espansivo della Fed a settembre rappresenta solo l’inizio di una serie di misure e i tassi d’interesse statunitensi potrebbero scendere di altri 75 punti base entro il primo trimestre del 2026. «Ci aspettiamo che la banca centrale guardi oltre l’inflazione di breve periodo e si concentri sul notevole rallentamento registrato di recente dal mercato del lavoro statunitense», afferma.

Azioni in rialzo e innovazioni trasformative

La riduzione dei tassi, la solida crescita degli utili e il sostegno dell’intelligenza artificiale dovrebbero, secondo Haefele, favorire un ulteriore rialzo delle azioni globali nel prossimo anno. «Consigliamo agli investitori che vogliono gestire i rischi legati al market timing di effettuare acquisti graduali e sfruttare i ribassi per incrementare l’esposizione ai segmenti più favoriti», spiega. Tra i mercati preferiti, Haefele segnala il Giappone, con valutazioni interessanti e catalizzatori locali come le politiche fiscali più accomodanti e la ripresa dei riacquisti azionari.

L’analisi di UBS evidenzia anche il ruolo crescente delle innovazioni trasformative: intelligenza artificiale, elettricità e risorse, e longevità sono temi considerati in grado di sostenere la crescita strutturale dei mercati azionari. «Le aziende che offrono prodotti e servizi per allungare la vita in salute avranno un potenziale di crescita superiore alla media», osserva Haefele.

Obbligazioni e liquidità: un equilibrio delicato

Sul fronte obbligazionario, Haefele sottolinea la resilienza dei titoli di qualità, nonostante le preoccupazioni legate al debito pubblico. «La discesa dei tassi e il rallentamento della crescita faranno accantonare i timori in ambito fiscale e ci aspettiamo che i rendimenti si mantengano intorno agli attuali livelli nei prossimi mesi», afferma. L’high yield appare invece meno appetibile, mentre il private credit richiede un approccio selettivo.

Haefele invita inoltre a rivedere le posizioni in liquidità. «Diventa ancora più importante impiegare la liquidità in strumenti fruttiferi e costruire un portafoglio efficace», sottolinea, suggerendo di sfruttare opportunità nei mercati finanziari senza mantenere riserve eccessive.

Valute e oro: nuovi equilibri

Secondo UBS, l’euro e il dollaro australiano dovrebbero apprezzarsi rispetto al dollaro statunitense, mentre il metallo giallo è destinato a registrare ulteriori rialzi. «Ci attendiamo che l’oro raggiunga 3900 dollari l’oncia entro giugno 2026», afferma Haefele, citando il calo dei tassi reali, la domanda da parte delle banche centrali e i rischi geopolitici come fattori chiave.

Conclusioni

In sintesi, l’analisi di Haefele invita gli investitori a muoversi con cautela ma con strategie mirate: gradualità negli acquisti, esposizione ai segmenti favoriti, attenzione alla diversificazione valutaria e puntando su asset in grado di offrire protezione contro i rischi geopolitici ed economici. La ripartenza dell’allentamento monetario della Fed rende cruciale un utilizzo attivo della liquidità, con un occhio attento alle opportunità nei mercati azionari, obbligazionari e delle materie prime.