Da quando Facebook ha annunciato il suo Meta, tante aziende – dalle startup alle PMI, ai colossi tecnologici – si stanno lanciando in progetti relativi ai metaversi, tra cui Qualcomm, Nike e Playboy.
Qualcomm investe in metaverso
L’azienda quotata al Nasdaq, Qualcomm, ha annunciato di aver aperto gli Extended Reality (XR) Labs in Europa per sviluppare tecnologie come il tracking avanzato delle mani e il controllo dei gesti, i servizi di mappatura 3D e la localizzazione, le esperienze multigiocatore e il riconoscimento delle immagini.
Il tutto ovviamente concentrato allo sviluppo della tecnologia per l’uso nei metaversi.
Enrico Salvatori, Presidente di Qualcomm Europe, ha spiegato:
“Le opportunità per XR sono significative. Combina questo con la ricca ricerca e sviluppo dell’Europa e la leadership in XR e vediamo che i laboratori XR in Europa danno un grande contributo allo sviluppo XR in tutto il mondo. Menti brillanti stanno già lavorando rapidamente per realizzare la nostra visione di XR e portare una miriade di esperienze rivoluzionarie a tutti, dai consumatori, all’assistenza sanitaria e all’industria. Questi laboratori si uniscono alla nostra già significativa presenza in R&S in Europa”.
Metaversi e cause: Nike contro StockX
Il rivenditore di streetwear StockX ha costruito un sistema grazie al quale gli utenti acquistano NFT che possono poi essere riscattati con beni fisici nel mondo reale, tra cui le sneakers del brand Nike, che ora sostiene che questi NFT costituiscono una violazione, una diluizione del marchio e una falsa denominazione di origine, tra le altre violazioni.
Per questo motivo l’azienda ha fatto causa a StockX. Questo caso ricorda una simile violazione che ha visto protagonista Hermes, che ha fatto causa al creatore di MetaBirkin.
Playboy si rilancia nel metaverso
Lo storico magazine Playboy ha annunciato di avere in programma di riavviare il suo marchio nel mondo digitale attraverso gli NFT e non solo. L’azienda vuole anche lanciare i propri abbonamenti digitali e una nuova villa nei metaversi.
Come spiegato durante un’intervista a CNBC, Playboy vuole droppare migliaia di avatar in forma di coniglietto (il logo del brand) e creare un metaverso per essere al passo con le nuove tecnologie.
“La rivista era un prodotto dell’azienda. Ma era davvero quella testa di coniglio che vale miliardi e miliardi di dollari e non è replicabile”, ha detto il CEO di Playboy Ben Kohn alla CNBC in una recente intervista.
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