
Da quando il 26 febbraio il governo dell’Ucraina aveva chiesto alla comunità internazionale di poter accettare anche donazioni in criptovalute per aiutare il Paese durante l’invasione russa, le donazioni sono aumentate fino a superare la cifra di 90 milioni di dollari, secondo le ultime stime del ministero della innovazione tecnologica.
Stand with the people of Ukraine. Now accepting cryptocurrency donations. Bitcoin, Ethereum and USDT.
BTC – 357a3So9CbsNfBBgFYACGvxxS6tMaDoa1P
ETH and USDT (ERC-20) – 0x165CD37b4C644C2921454429E7F9358d18A45e14
— Ukraine / Україна (@Ukraine) February 26, 2022
200.000 donazioni crypto per l’Ucraina
Sarebbero infatti arrivate oltre 200.000 donazioni in criptovalute, alcune anche consistenti, altre derivate dalla vendita di NFT.
Tra queste ne risulterebbe una di 1,86 milioni di dollari, inizialmente prevista per finanziare Julian Assange.
Il Ministro dell’innovazione tecnologica è certa che nei prossimi giorni si supererà la barriera dei 100 milioni di dollari in criptovaluta donati alla resistenza ucraina.

La mobilitazione del mondo crypto
Alex Bornyakov, viceministro ucraino per la trasformazione digitale, diventato ormai il portavoce del governo per quanto riguarda il tema delle criptovalute, venerdì scorso ha affermato che oltre $ 50 milioni sarebbero stati ricevuti dal fondo primario gestito dall’exchange di criptovalute Kuna.
I fondi, gestiti da Kuna, secondo quanto affermato dal suo fondatore Michael Chobanian, verrebbero utilizzati per acquistare forniture non letali come benzina, cibo e giubbotti antiproiettile per i soldati.
Alcuni fornitori avrebbero anche accettato il pagamento direttamente in criptovalute.
Il governo ucraino accetta fino a questo momento donazioni in Bitcoin, Ethereum, USDT, Polkadot e Dogecoin.
Il fondatore di Kuna, nei giorni scorsi ha anche postato su Twitter una schermata che mostrava la quantità di fondi ricevuti nelle rispettive criptovalute.
Oltre al governo, anche alcune organizzazioni non profit e filantropiche, come Back Alive, Ukraine DAO, Endaoment e il Kyiv Independent, un quotidiano ucraino in lingua inglese, stanno accettando direttamente donazioni di criptovaluta.
Oltre alle donazioni dirette al governo, molti operatori del settore, come per esempio Kraken, hanno messo in campo piani di aiuti per i propri utenti ucraini.
Inizialmente offrendo 1.000 $ agli utenti che avevano aperto un account entro il 9 marzo 2022.
Il governo russo, a nome del suo attivismo vicepresidente e ministro per l’innovazione tecnologica, Mikhailo Fedorov, nei giorni scorsi aveva anche chiesto ai principali exchange del mondo di bloccare tutti gli utenti russi, per evitare che potessero in qualche modo aggirare le sanzioni imposte dalla comunità internazionale.
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