
Il terzo trimestre avrebbe dovuto rappresentare la stagione delle altcoin, ma non si è mai concretizzato. A parte una manciata di token di rilievo, la maggior parte ha registrato un brusco stop e le forti vendite di fine settembre hanno spinto molti trader a chiedersi se la rotazione da $BTC verso le altcoin fosse ormai giunta al termine.
Con l’inizio del quarto trimestre, però, i grafici raccontano una storia diversa. Il dominio delle altcoin sembra ricalcare in maniera sorprendente quello del 2017, quando un andamento piatto lasciò improvvisamente spazio a un breakout verticale che segnò la seconda metà del mercato rialzista.

Dominio delle altcoin 2017 vs 2025
Anche la capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute, escluso Bitcoin, ha superato i 1,49 trilioni di dollari, un livello che nel 2021 aveva agito da resistenza prima di trasformarsi in supporto. Storicamente, questo tipo di retest rappresentano spesso la base di un’inversione di tendenza.
Il contesto macroeconomico rafforza ulteriormente questa prospettiva. I recenti tagli dei tassi da parte della Fed hanno allentato le condizioni finanziarie e, con un ulteriore incremento previsto, gli asset rischiosi come le altcoin sembrano avere margine per espandersi.
Nel frattempo, la chiarezza normativa negli Stati Uniti è migliorata: diverse richieste di ETF sulle altcoin attendono una decisione entro fine anno e, se approvate, potrebbero convogliare nuova liquidità istituzionale direttamente nel mercato.
Perché questo è importante? Perché la stagione delle altcoin segna spesso l’ingresso del ciclo rialzista nella sua seconda fase, la più esplosiva. Con soli tre mesi alla fine del 2025, le condizioni sembrano allinearsi per una rotazione che potrebbe rispecchiare i cicli passati.
Se la storia ha davvero qualcosa da insegnare, progetti come Bitcoin Hyper ($HYPER), PepeNode ($PEPENODE) e Aster ($ASTER) sono già tra le altcoin più osservate dai trader all’inizio del quarto trimestre.
1. Bitcoin Hyper ($HYPER) – Scalare Bitcoin per la prossima ondata
Bitcoin ($BTC) continua a dominare con oltre il 50% della capitalizzazione complessiva del mercato, ma come rete sta mostrando i suoi limiti. Le transazioni sono lente, le commissioni restano elevate e l’ecosistema non è progettato per ospitare dApp o meme coin.
Bitcoin Hyper ($HYPER) punta a cambiare questo scenario, presentandosi come il primo vero Layer 2 di Bitcoin basato sulla Solana Virtual Machine (SVM).
Cosa significa concretamente? Transazioni in meno di un secondo, commissioni prossime allo zero e sicurezza ancorata al Layer 1 di Bitcoin grazie a prove a conoscenza zero.
Gli sviluppatori possono lanciare dApp, meme coin e protocolli DeFi su Bitcoin Hyper senza preoccuparsi della congestione, mentre l’interoperabilità cross-chain collega senza attriti $BTC con $ETH, $SOL e altri ecosistemi principali.
Il token $HYPER è al centro del sistema: copre le commissioni del gas, consente staking e governance e garantisce accesso ai nuovi lanci. I primi acquirenti godono inoltre di vantaggi esclusivi come lo staking prioritario e airdrop dedicati, fattori che spiegano l’interesse crescente delle balene. La prevendita ha già raccolto oltre 19,33 milioni di dollari, con un prezzo dei token fissato a soli 0,013005 dollari e rendimenti da staking del 63% APY. Le previsioni indicano che $HYPER possa raggiungere almeno 0,4 dollari entro il 2030.
Si tratta di una di quelle rare scommesse asimmetriche che appaiono solo una volta in un intero ciclo di mercato.