La settimana si avvia a chiudersi in negativo per Bitcoin, mentre le Altcoin riescono a contenere la graffiata dell’Orso che oramai da una settimana tiene sotto scacco i tentativi di recupero di un Toro.
Se nei prossimi due giorni del fine settimana i prezzi dovessero rimanere ai livelli attuali, per Bitcoin si tratta della peggiore settimana dall’inizio dell’anno.
In precedenza, solamente l’ultima settimana di febbraio aveva fatto registrare ribassi superiori al 20%.
Per Ethereum, invece, il ribasso delle ultime ore rovina i festeggiamenti dei nuovi record assoluti messi a segno nella giornata di ieri, ma non abbatte il trend positivo che accompagna la struttura rialzista dei prezzi dall’inizio di novembre.
Se i prezzi dovessero resistere sopra i 2.200 USD, si tratta della quarta settimana consecutiva con una chiusura positiva. Condizione che per Ethereum non si registrava dallo scorso dicembre.
Sono pochi altri i saldi settimanali positivi tra le principali Altcoin. Molto buona la performance di Solana (SOL), una delle blockchain alternative a Ethereum, che in queste ore registra nuovi record storici assoluti con quotazioni oltre i 40 USD, ed un guadagno settimanale a doppia cifra.
Sorprendente la corsa che caratterizza Monero (XMR), in decisa controtendenza con le altre principali privacy coin, sale oltre i 4.500 USD e mette a segno un guadagno di oltre il 25% dall’inizio settimana. Dall’inizio dell’anno la performance di Monero supera il 550%.
Dalla parte opposta delude XRP che scende dai massimi raggiunti la scorsa settimana perdendo oltre il 50% del valore e rivede i livelli di inizio mese, annullando tutta la risalita accumulata nei giorni centrali del mese di aprile.
Il totale del valore collateralizzato sulla DeFi torna sotto i $54 miliardi, il livello più basso degli ultimi dieci giorni. Colpa della perdita di valore sia del Bitcoin che di Ethereum, i token più utilizzati come collaterale nei protocolli di finanza decentralizzata. Infatti sia il numero di Ether che di Bitcoin rimane invariato.
Questo è segno che gli utenti non sono stati impauriti dai ribassi né risultano eccessi di chiusura per mancanza di marginazione delle posizioni garantite per i prestiti aperti.
Bitcoin
Dopo oltre un mese la capitalizzazione del Bitcoin scende sotto i 1.000 miliardi di dollari. La quotazione rivede i 47.500 USD, livelli di inizio marzo, scivolando oltre il 25% del ritracciamento Fibonacci dai livelli più bassi di ottobre ed i recenti massimi. Necessario attendere i prossimi giorni per capire dove il ribasso troverà le basi per attirare nuovamente gli acquisti e sviluppare un rimbalzo in linea con l’inizio del prossimo ciclo mensile utile per valutare la struttura dell’attuale ciclo semestrale.
Ethereum
Il ribasso delle ultime ore accusa un ribasso del 20% in meno di 24 ore. Un affondo che non incrina la struttura rialzista che da oltre quattro mesi conferma la solidità di un trend iniziato lo scorso autunno. In ottica di medio periodo è importante seguire la tenuta dei 1.900 USD distante di circa il 20% dalle quotazioni attuali.
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